Vittorio Pavan inizia la collaborazione con Cameraphoto nel 1972, all'età di soli 14 anni. Dopo un anno di apprendistato presso l'azienda, inizia il suo lavoro di fotografo realizzando servizi per quotidiani come "La Stampa", "Il Corriere della Sera", "Il Giorno", "La Gazzetta dello Sport", "La Notte", "Il Gazzettino", "L'Unità", e settimanali come "La Domenica del Corriere", "Gente", "Oggi".
Inoltre, all'interno di Cameraphoto, gli viene affidato l'incarico di seguire i processi dello sviluppo e della stampa del bianconero. Dedito alla sperimentazione e alla ricerca nella fase di stampa, dimostra da subito una spiccata sensibilità, derivante dalla passione per la camera oscura.
Nei 10 anni successivi, oltre al fotogiornalismo, esegue servizi fotografici di still life e riproduzioni di opere d'arte che gli permetteranno di partecipare a diversi progetti editoriali.
Un'importante commissione del Palazzo Ducale di Venezia gli consente di raggiungere i più alti livelli nel campo della riproduzione di opere d'arte, eseguendo un numero considerevole di scatti di monumenti e dipinti, seguendo e documentandone anche le fasi di restauro;
da qui l'inizio di importanti collaborazioni con note case editrici, quali Treccani, Electa, Biblos e Magnus. Sue le fotografie del catalogo "Capolavori dalla Romania", scattate al Museo Nazionale di Bucarest per una mostra svoltasi presso il Palazzo Ducale di Venezia.
Fotografa inoltre dipinti di autori contemporanei famosissimi, tra i quali Dalì, De Chirico,
Fontana, Guidi, Guttuso, Matisse, Mirò, Picasso, Saetti, Shele, Tancredi, Kandinskij, Klimt, Vedova, Viani.
Rilevata l'agenzia nel 1987 assieme ad altri collaboratori, decide nel 2000 di proseguire l'attività individualmente creando "Bianconero", laboratorio specializzato nello sviluppo e nella stampa in bianco e nero. Inoltre acquisisce in toto l'archivio storico di Cameraphoto, composto da decine di migliaia di negativi realizzati dal 1947 agli anni '80.
L'archivio, conosciuto come CAMERAPHOTO Epoche, è costituito da immagini di grande valore storico-sociale, con fotografie relative a fatti tra i quali l'alluvione del '66, la sciagura del Vajont e la contestazione del '68. Dispone inoltre di un numero cospicuo di ritratti di grandi personaggi del mondo dell'arte, della cultura, della politica contemporanea.
Attualmente Vittorio Pavan, oltre che a
riproduzione d'opere d'arte, fotografie di cerimonie, e ritratti, si è specializzato nella stampa bianconero fine art, conquistando la fiducia di molti importanti autori della fotografia contemporanea, quali Araki, David Hamilton, Danilo De Marchi, Lisa Ferro, il Circolo Culturale "La Gondola" e Fulvio Roiter, eseguendo per quest'ultimo un numero considerevole di stampe per libri e mostre.
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